lunedì 5 marzo 2012
La Via Francigena
La via Francigena
Oltre ad Aulla, erano 3 le principali direttrici francigene: una portava a Santo Stefano di Magra lungo la sponda sinistra del torrente, passando dove sorgeva lo xenodocchio, l'ospedale gratuito dell'Anforara nei pressi del Santuario della Barcora (Caprioglia); una seconda parallela portava a Ponzano Magra e Sarzana, mentre una terza di carattere montano, passando per Bibola, arrivava fino al castello di Fosdinovo. Quest'ultima via (citata nella Chanson de geste) era considerata una "scorciatoia" per chi doveva raggiungere Luni e Lucca. Altra via romana dell'epoca, che oggi coincide con il percorso dell'autostrada, era quella che collegava Aulla con Stadano, Albiano Magra e Ceprana.
A Santo Stefano di Magra la via Francigena convergeva nella via Aurelia (via Aemilia Scauri), che attraverso il Passo del Bracco portava nella Liguria di ponente e costituiva un importante collegamento soprattutto per i pellegrini italiani diretti a Santiago de Compostela.
Fortificazioni visibili ancora oggi a Santo Stefano di Magra, testimoniano l'antica funzione di difesa e controllo dell'importante via di comunicazione.
Sotto il borgo di Capriglia si trovava uno dei guadi più pericolosi per l'attraversamento del Magra che qui era in prossimità della foce.
Questa era la via preferita da Spagnoli e Francesi per valicare le Alpi: attraverso il Passo del Moncenisio (al posto del Gran San Bernardo) passando per l'abbazia di Novalesa, la Sacra di San Michele, Avigliana, Rivoli e Torino, proseguivano poi per il Monferrato con Asti ed Alessandria, per poi valicare gli Appennini Liguri e raggiungere Genova attraverso Stazzano, Gavi, Voltaggio e il Passo della Bocchetta (772 m.).
A Sarzana la via proseguiva fino a Camaiore. In età medioevale i pellegrini si potevano imbarcare nel vicinissimo e importante Porto di Luni per raggiungere Roma via mare.
In età medioevale, il Porto di Luni iniziò a decadere, causa la malaria per l'impaludamento della zona e il definitivo abbandono del porto causato dall'interramento del mare. Sarzana diventò allora il centro più importante per questa importante via e subentrò a Luni come tappa più sicura rispetto all'antica città romana.
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